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Smart Working

smart working

Ormai lo sentiamo dire ovunque … o lo facciamo ovunque!! Da quando c’è stata la chiusura totale siamo stati costretti a stare in casa e a spostare nelle nostre amate (dipende!) 4 mura tutte le attività che eravamo abituati a svolgere fuori: sport, lavoro, svago. Forse molti di noi, soprattutto se costretti dalle grandi città a ritmi impossibili, distanze enormi e traffico intenso, avevano pensato al lavoro da casa come ad una grande possibilità, ma certo non pensavano che l’occasione sarebbe stata questa!

Avere un angolo della casa dedicato al lavoro, diventa quindi per tante persone, un’ esigenza improrogabile. In realtà non è difficilissimo ritagliarsi un piccolo spazio dove lavorare.

Ma attenzione: prima di mettervi all’opera pensate bene a cosa vi fa stare bene quando lavorate. Cosa vi rende concentrati e produttivi. In parte le caratteristiche dipenderanno anche dal tipo di lavoro che svolgete: se siete un grafico o un creativo è ammessa un po’ di confusione e anzi, a volte un po’ di musica accompagna le lunghe ore da passare al pc. Se invece fate assistenza clienti o contabilità, il silenzio è d’obbligo.

In parte però dipende proprio da voi. Partite da voi, ascoltatevi. Sembra strano, ma anche l’organizzazione di un angolo così piccolo della casa prevede una buona dose di consapevolezza e conoscenza di se stessi.
Spalle al muro o vista al muro? A questo proposito molti clienti mi dicono che lavorare faccia al muro li fa sentire frustrati. Pensate invece che io ho sempre studiato così e la parete diventava il fondale di proiezione dei miei progetti, dei viaggi mentre studiavo storia dell’architettura, foglio di calcolo infinito nella preparazione di scienze delle costruzioni! Bellissima la diversità e gli stimoli che ci concede la nostra mente.

Ambiente molto luminoso e vicino ad una finestra (quasi lavorare all’aperto) o angoletto riservato modello caverna? Piano di appoggio ampio per mille fogli di appunti e materiali o solo un piano di appoggio minuscolo per esigenze minimali? Libreria a portata di mano per faldoni con documenti o libri o la nostra libreria è la rete?

La cosa che secondo me è davvero fondamentale è che ci sia uno spazio circoscritto che ci consenta di “aprire” e “chiudere” per non rimanere immersi nel lavoro senza soluzione di continuità. Uno spazio che dia alla nostra mente la sensazione di entrare ed uscire dal lavoro e di avere una pausa ed uno stacco tra lavoro e tempo libero o famiglia. Concedetevelo, regalatevelo.