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ArchiCoach

Lavoriamo Insieme

Un Archi-Coach non lavora per un cliente, lavora con il cliente. Il mio lavoro è costruire un’alleanza, in cui cliente e architetto collaborano alla pari, sulla base di due principali valori: la reciprocità e il rispetto.
Lo scambio di idee e di visioni è fondamentale per la creazione dell’ambiente ottimale. Il rispetto dei ruoli e delle competenze delle parti coinvolte sono altrettanto importanti per far sì che l’intero processo di realizzazione funzioni. Un processo che è diverso per qualsiasi persona e che si snoda attraverso fasi che richiedono l’impegno, la partecipazione e la considerazione di tutti coloro che ne fanno parte, al di là della magnificenza del progetto e dei budget a disposizione.
La mia definizione di Archi-Coach si concretizza in un metodo specifico, composto da tre fasi, ognuna delle quali comprende dei passaggi che garantiscono fluidità, ordine e serenità al lavoro.

Parlo spesso di valori, ti dico quelli importanti per me
fiducia
Credere che l’interlocutore mi rispetti come persona, che sia sincero e che non approfitti di me. Che il mio obiettivo sia anche il suo e che voglia raggiungerlo operando a mio favore.
sintonia
Corrispondenza, accordo, armonia. É un saper ascoltare ma anche riconoscerci un po' nell'altro. Conosciamoci e scegliamoci: faremo un viaggio importante insieme quindi dobbiamo sentirci a nostro agio.
onestà intellettuale
Saper riconoscere le ragioni alle quali ci si contrappone, saper riconoscere le buone intenzioni, valutare le cose per quello che sono, non per l’idea rigida che ce ne siamo fatti.

+18 Anni

esperienza

+30 Progetti

conclusi

+500 Clienti

Felici

Fase dell'alleanza

In questa fase mi presento, dal punto di vista professionale e personale, e lo stesso mi aspetto dal mio cliente. Conoscersi è un passaggio necessario per entrare in contatto. In questa circostanza viene definito:

  • Il tipo di lavoro da intraprendere;
  • Le caratteristiche che deve possedere dell’ambiente e le sue funzioni;
  • I valori che lo spazio deve trasmettere;
  • Le esigenze delle persone che abitano e/o vivono lo spazio;
  • Gli elementi àncora (gli elementi di comfort) che trasmettono armonia e sicurezza a chi frequenta e vive l’ambiente.

Questi fattori sono parte integrante di uno schema funzionale in cui si definisce come deve essere strutturato lo spazio, così da procedere alla stesura del progetto. Un progetto che il cliente è chiamato a redigere in prima persona e, sulla base del quale, vengono elaborate diverse proposte progettuali che saranno analizzate nella seconda fase del percorso.

Fase di brainstorming

Questo passaggio prevede:

  • L’analisi delle proposte progettuali;
  • L’esame delle modifiche apportate al progetto per adeguarlo dal punto di vista tecnico alle specificità della struttura;
  • La valutazione dei moodboard e delle possibili ambientazioni;
  • La scelta dei materiali;

Lo studio dei punti di forza e di debolezza delle diverse proposte, insieme all’analisi approfondita delle peculiarità tecniche ed estetiche, sono propedeutiche per pervenire al progetto definitivo, in base al quale ha luogo la terza ed ultima fase del processo.

Fase di impostazione del cantiere

In questa fase mi presento, dal punto di vista professionale e personale, e lo stesso mi aspetto dal mio cliente. Conoscersi è un passaggio necessario per entrare in contatto. In questa circostanza viene definito:

  • Tutte le componenti del progetto (dalle planimetrie ai materiali);
  • Le modalità di accesso al cantiere da parte cliente (sulla base delle sue esigenze e delle norme di sicurezza);
  • Le norme comportamentali adeguate all’ambiente di lavoro;
  • La tipologia di leadership che il cliente desidera avere in questa fase.

Quest’ultimo punto è particolarmente significativo perché, stabilire la leadership, significa definire il ruolo che il cliente desidera avere durante lo svolgimento dei lavori: dall’assiduità delle visite, al coinvolgimento nelle decisioni per la risoluzione di eventuali problematiche.
Le problematiche che si verificano nella vita di un cantiere, unite all’inevitabile stanchezza che comportano i lavori, rappresentano quelle che io definisco fasi di crisi del cantiere. In questi frangenti è mio compito mediare tra le diverse istanze per garantire la continuità del lavoro e assicurare costante sostegno del cliente che, in quanto mio alleato, merita le mie attenzioni e la massima cura.