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ArchiCoach

Roberta Plumari

Nasco come un architetto specializzato in consulenze e servizi immobiliari, per incarichi di ristrutturazione e nuove costruzioni. Le mie competenze spaziano dalla progettazione architettonica e strutturale, all’impiantistica, per piccole architetture. Ben presto mi accorgo che questo non mi basta.

L’esperienza professionale maturata nell’architettura, la grande passione per questo lavoro e per i contatti umani, mi hanno portata ad effettuare delle importanti considerazioni sul ruolo degli architetti nello scenario professionale attuale ed a mettermi in discussione in prima persona, notando il crescente scollamento tra i clienti, sempre più interattivi e autonomi, e gli architetti, distaccati e inadeguati a confrontarsi con i cambiamenti del mercato.

La presa di coscienza della frattura tra pubblico e architettura mi hanno portata a svolgere un percorso formativo volto ad individuare delle strategie comunicative che rendesse il rapporto con i miei clienti più funzionale e costruttivo. Tale obiettivo si è concretizzato in un metodo lavorativo strutturato sulla base delle competenze acquisite con il conseguimento di due certificazioni: una in coaching, l’altra in PNL (Programmazione Neuro-Linguistica).

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Sono un Archi-Coach. Il mio metodo è basato sul concetto di alleanza tra cliente e architetto. Un’alleanza che si costruisce superando il classico approccio per cui l’architetto è il professionista/tecnico giudicante che relega il cliente al ruolo di mero committente del tutto estraneo all’architettura. La mia idea è che una casa, così come un ufficio o un’attività commerciale siano i luoghi che il cliente vive e, sulla base di questo presupposto, le sue aspettative, idee, bisogni e desideri devono essere pienamente rispettati o, nel caso non vengano palesemente espressi, siano interpretati secondo specifiche tecniche. In quest’ottica il cliente diventa parte attiva nel processo di definizione del suo spazio, assumendo un ruolo centrale dalla fase di progettazione alla fine dei lavori.

Si stabiliscono regole, volte ad aumentare la consapevolezza del cliente circa le modalità in cui il lavoro viene svolto, illustrando le diverse fasi operative, definendo il tipo di leadership che il cliente desidera avere durante l’intero processo, stabilendo le norme di convivenza con tutti gli specialisti coinvolti (architetto, operai, tecnici e manovali).

L’architetto assume un ruolo diverso agli occhi dell’utente. Non è colui che svolge delle pratiche burocratiche, non è un avversario, non è un tecnico giudicante, è un vero e proprio trainer, che si affianca al cliente e lo guida attraverso il percorso di realizzazione del suo spazio ideale, concretizzando i suoi desideri, sostenendolo nei momenti di difficoltà, comunicando con lui e mediando nelle situazioni di crisi.

L’obiettivo è realizzare l’ambiente ottimale per la persona: uno spazio felice che soddisfi pienamente i suoi abitanti, che sia perfettamente congeniale e funzionale ai loro bisogni e al loro modo di viverlo.

Scopo ancora più elevato del metodo che ho elaborato è restituire credibilità ed importanza agli architetti, portando la categoria a ritrovare il suo ruolo nella società.

+18 Anni

esperienza

+30 Progetti

conclusi

+500 Clienti

Felici
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Mission

Costruire spazi che rendano felici le persone è un obiettivo estremamente elevato, ma regala emozioni indescrivibili quando viene raggiunto. Interpretare i desideri dei clienti, quelli espliciti e quelli inespressi, è il primo step verso questo obiettivo. Lasciarmi trasportare dalle mie intuizioni e dal mio istinto per concretizzare qualsiasi aspirazione è una componente altrettanto importante nel processo di creazione dell’ambiente ideale. Stabilire un punto di incontro tra me e il cliente, divenendo alleati è l’elemento essenziale per pervenire al risultato finale. Un risultato che, per me, non si esaurisce nell’edificazione di uno spazio perfettamente aderente alle esigenze del cliente. Il mio lavoro è finito nell’istante in cui vedo le persone gioire in quello spazio. Quando osservo i loro occhi empirsi di emozione i miei polsi smettono di tremare, i miei dubbi svaniscono ed ho finalmente la certezza di aver svolto bene il mio lavoro.

Vision

Io credo fermamente che questo metodo possa rivoluzionare la figura degli architetti e proiettare la mia professione verso scenari innovativi, caratterizzati da una ritrovata vicinanza con il pubblico. Essere un Archi-Coach, aver ideato una nuova figura professionale, è un’intuizione che vorrei condividere con altri professionisti, mettendo a loro disposizione le tecniche comunicative mutuate dal coaching e dalla pnl cosicché si possano stabilire connessioni più profonde con i clienti e riuscire a soddisfare pienamente le loro aspettative. Creare luoghi felici, perfettamente congeniali alle esigenze delle persone, dovrebbe essere lo scopo di ogni architetto. Sondare l’inespresso. Il metodo di lavoro che ho elaborato, ritengo che possa rappresentare un valido strumento per raggiungere questo obiettivo, nella speranza di restituire nuovo vigore e credibilità al ruolo degli architetti all’interno della società.

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Value

Stabilire un’alleanza tra me e i miei clienti è determinante perché un lavoro funzioni e venga svolto nel modo migliore. Instaurare un’alleanza è possibile solamente se entrambe le parti sono predisposte alla fiducia, alla reciprocità e al rispetto – personale e del lavoro. L’insieme di questi principi è funzionale per prevenire prevaricazioni e tensioni, favorendo la gioia e l’energia, in un clima di cooperazione ed empatia. Il mio valore e lo scopo del mio lavoro non sono i soldi, al primo posto viene la persona e la sua soddisfazione. Io e questa persona dobbiamo sceglierci e condividere gli stessi valori per stabilire una collaborazione proficua e costruttiva.