Difficile dare un consiglio assoluto, ma il vero consiglio lo conosco ed è quello di analizzare bene il vostro stile di vita e quello della vostra famiglia per capire davvero quale sia la disposizione migliore per la vostra casa. Farei inoltre un ulteriore distinguo: come veniva vissuta la casa prima del lockdown e dopo.
Aldilà dei singoli casi e dell’analisi delle situazioni di vita, miei principi generali per una casa funzionale sono:
- Limitare gli spazi di distribuzione come corridoi e disimpegni. Nelle case di oggi, piuttosto piccole, avere tanti mq utilizzati per la distribuzione rischia di farci perdere spazi vitali e comodità. Quindi sì a open space, angoli funzionali, porte che si aprono direttamente su spazi conviviali senza disimpegni . La soluzione per avere schermi può essere realizzata con arredi e disposizione funzionale degli ambienti
- Dividere zona notte e zona giorno in modo da poter vivere la seconda in libertà anche quando si hanno ospiti o qualcuno di famiglia dorme, riposa, studia o legge in camera. Questa disposizione aiuta anche ad avere cucina e soggiorno e pranzo in adiacenza rendendo più semplice i momenti dei pasti.
- Posizionare soggiorno e cucina nella parte più luminosa della casa. E’ una pratica che veniva molto rispettata negli anni 60 -70, periodo in cui tutti gli spazi di servizio della casa venivano posizionati a nord. Ad oggi ci consente di avere luce e calore nelle zone più vissute durante il giorno.
Parlavo dello stile di vita perché il ritmo di una famiglia o degli abitanti della casa è molto importante. Si sta tutti a casa molte ore? Andrà pensata una distribuzione con spazi per tutti in cui ognuno possa svolgere le sue attività tranquillamente. Al contrario se non ci si vede mai durante il giorno e ci si trova a casa la sera, può essere utile avere un grande openspace in cui cucinare, chiacchierare e trascorrere il tempo prima di andare a dormire. Ci pace cucinare insieme alla famiglia o agli ospiti quando li invitiamo o preferiamo stare nel Regno cucina senza essere disturbati e sentire odori del cibo poi per tutta la casa? Da questo può dipendere la scelta tra angolo cottura e cucina chiusa. (anche se in un altro articolo vedremo le possibili vie di mezzo).
Con il lockdown e l’utilizzo sempre più diffuso dello smartworking, è nata l’esigenza sempre più forte di avere “postazioni di lavoro” comode, flessibili e funzionali. In genere quello che mi viene chiesto è che siano in qualche modo separate dal resto della casa in modo da avere uno stacco anche e soprattutto mentale dal lavoro e non trasformare la giornata in un tempo fluido dedicato mentalmente sempre al lavoro.
Quindi il vero consiglio è di concentrarsi sulle attività che vengono svolte in casa e sulla modalità in cui vengono svolte, magari scriverci un elenco di priorità e in base a questo fare un programma funzionale che sarà d’aiuto o al progettista che vi affiancherà nella progettazione o rappresenterà per voi un valido vademecum nella scelta di una casa da affittare o da acquistare.
Cosa vi piace fare in casa e come? Pensate a cosa vi fa stare bene, a cosa vi fa sentire a casa, a ciò che vi fa sentire sollievo quando rientrate dal lavoro o da un lungo viaggio. Una sorta di lista del benessere. Quello è ciò che vi consiglio