DESCRIZIONE

Ricordo ancora la telefonata di uno dei miei fornitori di parquet che mi diceva che aveva due clienti in negozio che avevano bisogno di u architetto, ma avevano avuto brutte esperienze in passato perché non si erano sentiti ascoltati . Mi ricordo che mi chiese se potevo incontrarli, per vedere se con me poteva andare meglio e si raccomandò anche di “essere delicata” con loro.

Quando li incontrai infatti loro avevano già disegnato la pianta della loro casa nuova, con demolizioni e tutto e quasi si vergognavano di farmela vedere. In realtà per me fu un punto di partenza importante sapere già come avevano ragionato, cosa avrebbero voluto e cosa avevano escluso. Cominciò così la nostra collaborazione: la casa aveva una distribuzione tipica degli anni 60 con corridoio molto lungo e ampio che distribuiva sia la zona notte che quella giorno. Un soggiorno, un bagno una cucina e due camere. Decidemmo insieme di rompere gli schemi partendo proprio dal loro disegno e di apportare qualche variazione per entrare direttamente in soggiorno, anche se in posizione defilata, avere una cucina un po’ nascosta ma chiusa da una grande porta in vetro temperato soffitto pavimento, e creare una sorta di stanza nella stanza per ricavare in soggiorno un angolo studio in cui poter sistemare la postazione computer. Nella zona notte, lasciata quasi come prima, abbiamo inserito un secondo bagno.

Una spina in rovere, disposta in diagonale per nascondere le diverse giaciture delle pareti esistenti, stuccoline sui soffitti per sottolineare le origini della casa, qualche colore della terra a scaldare gli ambienti.